Opere della Famiglia Ceci a Camerano

Famiglia Ceci

Socrate Ceci (1868 – 1944), nacque a Camerano da una famiglia povera. Come molti del suo tempo, emigrò in Sud-America, lasciando affetti e familiari in Italia. Trovò fortuna facendo il muratore e ben presto diventò un grande imprenditore edile. Accumulate grandi ricchezze, tornò a Camerano con la moglie Assunta Lanari per ritrovare i familiari. Dal parroco Nicomede Donzelli seppe che i genitori erano morti in povertà e vissero assistiti da una vicina e da altri compaesani.

Decise per questo di donare gran parte delle sue ricchezze al paese realizzando delle opere sociali. Consigliato da Mons. Donzelli, fece costruire la scuola elementare, l’asilo e l’ospizio per gli anziani, sostituendo il vecchio ospedale con un rifugio per poveri e bisognosi. Questo edificio, datato 1913, è oggi noto come Opera Pia Ceci.

Opera Pia Ceci

Il primo ospedale era collocato nell’abitazione dello scrittore Giuseppe Pasquali Marinelli, il quale stabilì che la sua casa diventasse un ospedale-rifugio per i poveri e ammalati.

Grazie alla donazione della famiglia Ceci, nel 1913, venne inaugurato il nuovo ospizio destinato inizialmente agli anziani poveri del paese. All’interno di esso venne successivamente realizzato un reparto ospedaliero, ad opera di Parisina, sorella di Socrate.

Ad oggi, l’edificio ha subito alcune opere di restauro e di ampliamento.

Asilo Ceci

20170113_170932Un asilo era già presente a Camerano dal 1898, presso il Palazzo Municipale, ex Convento dei Frati Minori e retto dalle Suore di Carità San Vincenzo de’ Paoli.

L’Asilo infantile Ceci in via Garibaldi, venne donato alla comunità da Socrate Ceci e dalla moglie Assunta Lanari nel 1925.

La struttura aveva lo scopo di educare e crescere gratuitamente i bambini dall’età di tre fino ai sei anni. In caso di posti liberi, erano ammessi anche bambini non poveri, dietro pagamento di una retta. Le Suore che vi insegnavano dovevano provvedere all’educazione fisica, morale, religiosa e intellettuale dei bimbi.

Statua di Carlo Maratti

20161028_181452

Come recita la scritta dietro la statua del Maratti in piazza, anch’essa fu donata da Assunta Lanari, la moglie di Socrate.

Essa venne realizzata in occasione delle feste del bicentenario del Maratti, assieme al Teatro.

“Nel secondo centenario dalla morte del grande artista Assunta Ceci Lanari con generoso animo donava questo monumento alla patria di lui”

 

Altre donazioni furono fatte alla comunità di Camerano da alcune famiglie nobili. Per vedere l’articolo, cliccate qui!