Giuseppe Pasquali Marinelli (20 aprile 1793 – 9 luglio 1875)

GIUSEPPE PASQUALI MARINELLI

Giuseppe Pasquali MarinelliIl 20 aprile 1793 nasce a Camerano, un paesino della periferia dello Stato Pontificio, Giuseppe Pasquali Marinelli.  Prese il cognome “Pasquali” dal padre e “Marinelli” dalla madre. La casa nella quale la Famiglia Pasquali visse è ancora oggi esistente e si trova nell’odierna Via Marinelli. Tra il 1810 e il 1814 il Pasquali studiò Lettere e Filosofia ad Osimo e successivamente Teologia ma non diventò sacerdote. Nel 1818 si laureò in Giurisprudenza a Macerata a seguito di due anni di studio.

Le opere

Come sovente accadeva all’epoca, Giuseppe Pasquali Marinelli si recò a Roma dallo zio e trovò dopo molta fatica un impiego come archivista e minutante presso la segreteria del Cardinale Bartolomeo Pacca dove rimase per dodici anni. Nel 1828 pubblicò una parte delle Istituzioni del Diritto Civile. Nel frattempo conduceva una vita modesta e componeva poesie latine e si concentrava spesso sulle tele del pittore Carlo Maratti, nato nel suo stesso paese. Nel 1830 tornò a Camerano a causa delle sue gravi condizioni di salute.  La pubblicazione dell’opera completa delle Institutiones Juris Civilis avvenne ad Ancona nel 1835 e venne apprezzata da giuristi e letterati. Nel frattempo si sposò ed ebbe due o tre bambini che tuttavia morirono in tenera età e quando la moglie morì nel 1857 lo lasciò nella disperazione.

Oltre all’attività letteraria, Giuseppe fu anche consigliere e priore del Comune di Camerano tra il 1831 e il 1863. Durante questo impiego fece costruire numerose strade, fece istallare l’illuminazione nelle vie del paese, i marciapiedi e procurò lavoro ai bisognosi nella stagione invernale. Essendo lui un forte sostenitore della Chiesa (come testimoniato anche nell’opera De Pugna ad Castrumficardum pubblicata postuma), con l’avvento dell’Unità d’Italia, decise di ritirarsi alla vita privata. Tra le grandi traduzioni in lingua latina compiute dal Pasquali ricordiamo quella di quasi tutta la Bibbia, la traduzione in versi dell’Iliade, l’Odissea e della Divina Commedia.

Gli ultimi anni

Le condizioni di salute di Giuseppe Pasquali Marinelli si aggravarono e il 9 luglio 1875 il poeta morì. La sua casa divenne il primo ospizio di Camerano poiché al momento della morte decise di lasciarla ai più poveri perché vi potessero alloggiare ed essere curati.

Riteniamo importantissimo ricordare la figura di Giuseppe Pasquali Marinelli, il quale spese tutta la sua vita alla cultura e all’impegno per il prossimo. Quest’ultimo si svolse sempre nell’umiltà e vi si dedicò non solo nel privato ma anche dedicandosi all’amministrazione della cosa pubblica, nel rispetto dell’etica e della morale, della correttezza, dell’onestà e dell’altruismo, senza interessi personali. Insomma, una persona impegnata nel civile e nell’umano.

Frammento dell’opera De  Pugna ad Castrumficardum

De Pugna

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