Grotte di Camerano: grotta Mancinforte

Grotte di Camerano

Le grotte di Camerano costituiscono oggi la maggiore attrazione turistica del paese, con migliaia di visitatori annui.

Esse furono importanti soprattutto nei periodi di difficoltà del paese, ad esempio durante le guerre, in occasione delle quali le grotte furono rifugio, ospedale e chiese per la popolazione del luogo.

 

Ricostruiremo quindi nei prossimi articoli la storia delle nostre bellissime grotte, trattandone la storia.

Oggi parleremo della Grotta Mancinforte!

Grotta Mancinforte

Dalla stessa denominazione, è intuitivo affermare l’appartenenza di questa grotta alla famiglia Mancinforte. Essa è collocata sotto Piazza Roma, ai piedi del Palazzo Mancinforte.

L’ambiente principale della grotta ha una forma pressoché rettangolare e, sul lato sinistro, è presente una vasca di raccolta per l’acqua di scolo di un abbondante stillicidio. Da qui in avanti le dimensioni della grotta si fanno più grandi sia in altezza che in larghezza. L’ambiente risulta scavato direttamente nell’arenaria e prosegue in direzione di Via Maratti, fino ad addentrarsi nella rupe del Sassone. Nella parete sinistra, risultano scavate sette nicchie. Dopo una seconda ansa, è scavata un’ulteriore nicchia con una data in bassorilievo: 1888. Proseguendo ancora, si arriva a scorgere un pilastro centrale di sostegno alle varie diramazioni. Si ipotizza che la grotta sia stata realizzata di notevoli dimensioni in epoca medioevale per offrire rifugio alla popolazione in caso di pericolo e la cisterna dell’acqua avrebbe costituito un’importante fonte per la sopravvivenza in caso di assedio.

Questo ambiente fu utilizzato a partire dalla metà dell’ ‘800 anche come cantina per la conservazione del vino, dopo l’ampliamento del palazzo Mancinforte in occasione del quale le grotte venivano collegate al palazzo stesso tramite dei vicoli.  La data prima menzionata del 1888, potrebbe riferirsi proprio a questa destinazione d’uso.

Da una planimetria catastale di questo periodo si evince come facesse parte della grotta anche una sala circolare circondata da nicchie e decorata con bassorilievi, oggi accessibile attraverso la grotta Corraducci. Al centro di questa chiesetta sotterranea troviamo un pilastro centrale ossia un bassorilievo con simboli religiosi del trimonzio sormontato dal calice e dalla croce. Su questo altare e in questa chiesetta venivano celebrati i riti religiosi nel 1944, periodo di notevoli episodi bellici.

Leggenda

Un’antica leggenda narra che sarebbe stata pervenuta, nella grotta Mancinforte, una croce assai preziosa proveniente dall’Oriente, tutta d’oro massiccio e tempestata di pietre preziose. Essa sarebbe stata ritrovata da una cameriera dei Serafini avventuratasi nelle grotte, ma di questo tesoro si sarebbe perduta ogni traccia.