Chiesa dell’Immacolata Concezione: storia e arte

Chiesa dell’Immacolata Concezione
Origini del Titolo
Bolla del Papa Alessandro III (1177)

La chiesa dell’Immacolata è sorta come Pieve ed era anticamente ubicata fuori dalla primaria cinta di mura con il titolo di San Pietro Apostolo. Ciò è testimoniato dall’antica Bolla del papa Alessandro III, datata 1177.

Successivamente, la chiesa prese il titolo di Parrocchia di San Pietro e di Santa Maria. Il titolo odierno di Chiesa dell’Immacolata Concezione risale al 1478.

Storia della Chiesa

Originariamente la chiesa era di dimensioni ridotte, con la facciata rivolta verso la piazzetta del Borgo e l’abside in direzione del Monte Conero.

Venne trasformata radicalmente nel 1676, quando venne aggiunta la navata principale e in tale occasione la facciata venne spostata sulla Via Maratti.

Nel 1744 fu intitolata da Benedetto XIV (Bologna 1675 – Roma 1758) Arcipretura e venne incorporata alla nuova Insigne Collegiata, con tutti i privilegi e benefici di questa dicitura.

Nel 1810 fu soppressa con decreto napoleonico e spogliata di tutti i suoi beni.

Un nuovo restauro venne effettuato dall’arciprete Don Luigi Petrelli nel 1842. Nell’occasione venne completato il soffitto della Chiesa e rinnovato l’altare maggiore sotto il quale fu posta un’urna. In essa vi erano conservate le reliquie di una martire, provenienti dalle Catacombe di Roma. Maratti aveva fatto lo stesso con le spoglie di Santa Faustina. La martire in questione era Sofronia, come recita la scritta sull’urna “Sofronia in pace”.

Descrizione

Dopo i lavori del 1971, la chiesa presenta una pianta a croce greca, con un unico altare centrale. Le decorazioni delle volte a botte e della cupola risalgono a fino Ottocento, per opera dei fratelli Bedini di Ostra. Tra le figure rappresentate si scorgono motivi in voga all’epoca, Evangelisti e l’Immacolata a cui la chiesa è dedicata. La facciata è sobria, ristrutturata recentemente e rivolta in Via Maratti.

Al di sopra della porta d’ingresso, è posto un grande organo ottocentesco.

In occasione dei lavori del 1971, vennero rimossi anche i due altari laterali. Tuttavia, le tele poste al di sopra sono rimaste. In quella di destra troviamo una Traslazione della Santa Casa di Loreto e a sinistra una Immacolata Concezione. Sono presenti anche due tele del Maratti.

Nell’abside, è presente anche un prezioso coro ligneo che risale presumibilmente al periodo della Collegiata, alla fine del XVIII secolo circa.

La luce entra all’interno della chiesa attraverso otto finestre circolari  e due finestroni posti nell’abside.

Alle pareti laterali, vi sono delle piccole decorazioni di ceramica rappresentanti le stazioni della Via Crucis.

Così come nella Chiesa di San Francesco, anche in questa chiesa sono emerse delle sepolture sotterranee.

Vari elementi antichi e moderni si intrecciano armonicamente in tutta la chiesa!