Carlo Maratti (pittore, Camerano 1625 – Roma 1713)

CARLO MARATTI   (15 maggio 1625 – 15 dicembre 1713)

Targa Chiesa di San Germano
Targa sulla Chiesa di San Germano: “Il 15 maggio 1625 nasceva nella parrocchia di San Germano da famiglia di origine dalmata il grande pittore CARLO MARATTI battezzato in questa chiesa il 18 maggio 1625”

Carlo Maratti (o Maratta) ebbe i natali in contrada Bagacciano, nel territorio di San Germano il 15 maggio 1625. Venne battezzato nella Chiesa di San Germano il 18 maggio del medesimo anno. La famiglia era di origine dalmata e in origine si era trasferita a Camerano in occasione delle migrazioni di alcuni gruppi di dalmati nel XV secolo.

Fin da piccolo erano spiccate le sue doti di pittura e disegno e furono don Corinzio Benincampi, pievano di Massignano  e il nobile Domenico Corraducci ad incoraggiarlo e ad introdurlo a Roma nella bottega di Andrea Sacchi, uno dei maggiori pittori dell’epoca. Qui la sua pittura ebbe varie influenze, dal Barocco a Giovanni Lanfranco, dal Guercino a Raffaello. Fu di fatto il vero fondatore di quell’Accademia romana di indirizzo classicheggiante del secondo Settecento.

Nel 1647 si trasferì per due anni ad Ancona. Questi due anni furono preziosi per acquisire una sua indipendenza artistica e da qui diede inizio al suo periodo di maturità.

La maturità

Ebbe modo infatti di ispirarsi alle tele di Tiziano e del Guercino presenti in città. Nel 1650 tornò a Roma ed ottenne grande prestigio dipingendo una Natività e l’Adorazione dei pastori presenti nella Chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami a Roma.

Carlo MarattiFurono anni fiorenti, durante i quali Maratti si affermò nel suo particolare stile pittorico nel quale venivano esaltati i contrasti e le forme si avvicinavano al gusto classico.

Nella seconda metà del Seicento divenne il maggiore pittore di Roma, dopo la salita al soglio pontificio di Alessandro VII della Famiglia dei Chigi. A partire da quel momento, molti lavori gli furono affidati su commissione per le più importanti Chiese di Roma e anche di Siena. Nel periodo del suo massimo splendore artistico tornò nelle Marche e dipinse molti dei suoi capolavori, tra cui Madonna col Bambino in gloria e santi per la Chiesa di San Nicola di Ancona. Oltre che pittore, fu anche restauratore (tra cui anche delle opere di Raffaello).

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni, Maratti si trasferì a Genzano di Roma con sua figlia Faustina, nota poetessa. A seguito di un’aggressione e tentato rapimento di quest’ultima da parte di un Signore di Genzano, la famiglia Maratti si trasferì sui colli Albani dove Maratti morì nel 1713. Fu seppellito nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli dove è presente anche un monumento funebre in suo onore e del quale scrisse lui stesso l’epigrafe.

Il legame con la terra natale è testimoniato dal testamento, in cui il pittore dispose la traslazione delle spoglie di Santa Faustina martire dalle catacombe romane a Camerano. Per accogliere le spoglie della martire, il Maratti promosse la nuova sistemazione della chiesa di San Nicola, la sua nuova intitolazione alla santa e il trasferimento nell’altare maggiore della sua pala d’altare San Nicola. Carlo intendeva in tal modo esprimere la propria riconoscenza nei confronti del paese natale e ricordarvi l’amata figlia Faustina.

Natività (Carlo Maratti, Roma – Chiesa di San Giuseppe Dei Falegnami, 1650)

Natività

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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